Da Capo Uomo a Gaeta

Un inizio di gennaio 2015 particolarmente freddo, un viaggio particolarmente lungo, un incontro di amici di diversa provenienza (Torino, Genova, Piacenza) in un luogo spesso strafrequentato dai Romani: Sperlonga (Latina).  Per spezzare il viaggio io e Carla facciamo tappa ad Orbetello e scaliamo la parete solare di  CAPO D’UOMO sull’ Argentario. Magnifico calcare grigio verticale a poco meno di un ora di marcia fra vegetazione mediterranea e panorama delizioso. Torneremo per le vie lunghe ma anche per il gentile signore del B&B Alice e l’indimenticabile mangiata di pesce alla Rosa dei Venti. Arrivati a Sperlonga la sorpresa: la strada che collega Sperlonga a Gaeta e’ chiusa per una recente frana di grossi massi! Risultato un po meno gente. Ma la guida dei luoghi e’ comunque già esaurita. Da Guido il Mozzarellaro troviamo la relazione per nuovi luoghi:  settore Eldorado del MONTE MONETA, raro esempio di roccia strapiombante e aderente in un mondo di placche con reglette. Dopo giorni di sole e vento, dopo un temporale notturno con un fiume d’acqua che scendeva sulle ripide strade di selciato marmoreo che scendono al mare; ecco finalmente un giorno di mare calmo e l’occasione di calarsi sull’acqua dall’inquietante (almeno per chi non la conosce) parete di MONTAGNA SPACCATA di Gaeta. E’ lunedi’ e sulla roccia ci siamo solo noi due, da non credere! alcuni giovani di Vicenza senza relazione non si osano (gli regalerò le mie fotocopie). E’ da quando leggevo i “100 nuovi Mattini” di Alessandro Gogna che speravo di andarci una volta, ma non pensavo di fare qui il battesimo della prima via lunga dopo l’intervento di blocco totale della caviglia (artrodesi)! Fatte le 4 calate siamo a 5 metri sopra l’acqua; lasciamo sulla destra la storica via dello Spigolo (5c) e la moderna Croce del Sud (6a+), per addentrarci con un traverso nel mondo di camini e torrioni staccati della via Beatrice (5b con un tratto di 5c). La roccia risente della salsedine, ma la chiodatura e’ stata rinnovata, almeno nei primi tiri, salendo in spaccata il caminone finale con il mare blu sotto le gambe sono emozionato. In cima foto d’obbligo con maglietta di ringraziamento a patologia-arrampicatoria.it che mi aveva incoraggiato prima del riuscito intervento: <2015 l’anno del ritorno!>

Silvio Tosetti,  2-6 gennaio 2015