Orpierre: a nord di Sisteron, un piccolo borgo di minatori-coltivatori-cacciatori, circondato da pareti rocciose. Praticamente sconosciuto prima che l’arrampicata sportiva diventasse uno sport di massa, ora ha aggiunto il turismo alle sue attività. Con il tempo sono state aperte, riscoperte ed attrezzate centinaia di vie, dalla falesia con gradi anche molto alti alle vie di 100-200 metri di altezza. La roccia è un calcare grigio compatto e lo stile di arrampicata varia da settore ma è generalmentte piuttosto tecnico = scordatevi il “ciapa e tira” e guardate bene dove piazzate le punte dei piedi! Altri problemi pero’ non ce ne sono, perchè l’attrezzatura è semplicemente perfetta! Sebbene la roccia ricordi a volte quella del mitico Verdon, il resto è tutta un’altra cosa. Un testo sul Verdon avverte infatti “ricordatevi che non siete ad Orpierre!”. Effettivamente per non trovare l’attacco di una via ad Orpierre bisogna bere almeno 2 calici di birra a stomaco vuoto! I cartelli indicatori dei settori, disposti ad ogni biforcazione del sentiero, ti seguono già dal parcheggio. Il luogo è da frequentare nella mezza stagione o anche d’estate, ma evitando le giornate piu torride. Acqua solo vicino ai settori “Belleric” , “La cascade” e parte di “Le chateau”. Le grandi vie si trovano sul “Quiquillon” (ombreggiato solo il settore ovest), ma anche il “Pilier d’Ascle” e l'”Adrech” offrono vie di più lunghezze. In pieno sole, ma con l’ombra del bosco ai piedi è il settore “Quatres Heures”. Un grazie a Michele Motta, che mi ha fatto conoscere questo posto.