Questo weekend, io e il Guidonz, Blex e Umby, (in totale quattro istruttori della nostra carissima scuola), ci siamo regaliti una classica tra le classiche, un’ imperdibile e famosa tra le famose.. la cresta Signal alla Punta Gnifetti 4554m (D). Monte Rosa.
Io e Guido è da almeno tre anni che siamo lì lì per farla, poi per un motivo o per l’altro non riusciamo mai a far quadrare tutto, tra impegni, meteo, ferie, neve, ginocchia, qualcosa ci ha sempre impedito di esaudire questo piccolo sogno.
Sì perché la Signal è proprio un sogno, una linea bellissima, una cresta che parte dal fondovalle ed arriva in cima al Monte Rosa facendo da spartiacque tra i versanti Sud ed Est di una tra le montagne più grandiose delle Alpi.
Quando ad Alagna lasci l’auto al parcheggio e guardi in alto, molto in alto, vedi già la tua meta; si trova 3300 metri più in su. Dovrai fare tutto ciò interamente con le tue gambe, e ciò rende la Signal veramente una salita perfetta!
Il primo giorno sali 2400 metri fino al bivacco Resegotti; se vuoi una navetta ti toglie i primi 400 m., ma noi dopo averne accennato l’esistenza in macchina non ne abbiamo più parlato, a ripensarci è curioso, usciti dalla macchina ci siamo semplicemente messi a salire.
Al bivacco abbiamo trovato tanta gente, troppa, così alcuni di noi, dopo le varie code per preparare acqua e cibo, han dovuto persino dormire per terra!
Il secondo giorno invece basta code e confusione, siamo partiti sufficientemente presto (ore 2:30), da essere sicuri di non incontrare anima viva. Umby e Blex in una cordata, io e Guido in un’altra. Dopo pochi minuti, rallentati da qualche problemino tecnico di troppo, io e Guido abbiamo smesso di vedere le frontali dei nostri velocissimi amici, e ci siamo ritrovati soli per il resto della salita. Ogni tanto le preziose tracce di chi ci precedeva ci hanno facilitato la scelta del percorso, ma molto spesso capire dove passare ha rappresentato la difficoltà maggiore, soprattutto nella completa oscurità di una notte senza Luna. Scalare alla luce delle frontali è comunque sempre impegnativo ed emozionante…
e da farsi solo se si è ben lucidi e coscienti di cosa si sta facendo!
La salita fino in vetta ci è costata 5 ore di divertenti fatiche, Marco e Umby ne hanno impiegate 3 e 45…. un tempo che quasi ridicolizza le difficoltà di questo itinerario, che di solito è dato per 6-8 ore….
Tempi a parte la cresta è in ottime condizioni, fantastica, e l’ambiente è tra i più grandiosi che si possano trovare nelle Alpi; non posso che consigliarla a chiunque si senta preparato e in un momento di ottima forma…soprattutto da un punto di vista di dislivello, questo è importante, se no diventa un calvario.
Per il resto una gran via di misto classico, godimento puro!