Sarà stato il suo nome, o le foto del libro di Godefroy Perroux (esploratore di cascate d’oltralpe negli anni ’80 e ’90, praticamente un Giancarlo Grassi di Francia!) trovato per caso a Torino in un banchetto dell’usato. Sarà stata la voglia di salire del ghiaccio in quota e al sole, ammirando nuovi panorami: ma era da un bel po che ci pensavo!
Ora che l’ho salita con John-Paola e Carla posso dire che “Symphonie d’automne” ha ricambiato le aspettative!
Una scalata sostenuta ma ancora “classica” (4 grado) su una gemma di ghiaccio alta 120 metri.
l viaggio lungo in auto, fortunatamente spezzato con una notte nel mio “rifugio” di Briancon, la levata non puntuale e la corsa in auto, la coda alla biglietteria della telecabina Grandes Rousses, qualche difficoltà nell’ indovinare la pista giusta che corre in alto sotto la bastionata, un po’ di apprensione nel vedere le prime magre cascate, ma infine eccola: incastonata fra le rocce, in ottime condizioni e “tutta per noi”!
Salire su 2 linee parallele scambiandoci le foto, rendersi conto di quanto sia grande e man mano più verticale ed aerea, l’uscita nel sole e la sorpresa di trovare le “5 abalakov” collegate per la prima calata!
Le doppie, la corsa per “..perdere” l’ultima funivia, poi scendere a piedi guardando il sole che tramonta dietro le montagne dell’Oisan, finalmente rilassati! Magnifico!!!