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Symphonie d’automne – Alpe d’Huez

Sarà stato il suo nome, o le foto del libro di Godefroy Perroux (esploratore di cascate d’oltralpe negli anni ’80 e ’90, praticamente un Giancarlo Grassi di Francia!) trovato per caso a Torino in un banchetto dell’usato. Sarà stata la voglia di salire del ghiaccio in quota e al sole, ammirando nuovi panorami: ma era da un bel po che ci pensavo!

Ora che l’ho salita con John-Paola e Carla posso dire che “Symphonie d’automne” ha ricambiato le aspettative!

Una scalata sostenuta ma ancora “classica” (4 grado) su una gemma di ghiaccio alta 120 metri.

l viaggio lungo in auto, fortunatamente spezzato con una notte nel mio “rifugio” di Briancon, la levata non puntuale e la corsa in auto, la coda alla biglietteria della telecabina Grandes Rousses, qualche difficoltà nell’ indovinare la pista giusta che corre in alto sotto la bastionata, un po’ di apprensione nel vedere le prime magre cascate, ma infine eccola: incastonata fra le rocce, in ottime condizioni e “tutta per noi”!

Salire su 2 linee parallele scambiandoci le foto, rendersi conto di quanto sia grande e man mano più verticale ed aerea, l’uscita nel sole e la sorpresa di trovare le “5 abalakov” collegate per la prima calata!

Le doppie, la corsa per “..perdere” l’ultima funivia, poi scendere a piedi guardando il sole che tramonta dietro le montagne dell’Oisan, finalmente rilassati! Magnifico!!!

Sodoma e Gomorra

13 Gennaio
Insieme a Guido sono andato a fare due bellissime cascate nel Vallone di Ollomont, un posto veramente bello e tranquillo.
La valle si raggiunge molto comodamente uscendo ad Aosta Est e continuando in direzione del Gran S. Bernardo. Dopo una lunga galleria si prende la prima uscita della superstrada, e si seguono le indicazioni per Ollomont; si risale tutta la valle e si parcheggia l’auto alla borgata Glacier, dove la strada finisce.
Le cascate si tovano in alto a destra, e sono ben visibili dal parcheggio. A destra la più facile Gomorra, (100m , II-3 o II-4 con uscita di destra), a sinistra la slanciatissima Sodoma, (60m, II-5).
Abbiamo con noi le ciaspole e le usiamo fin da subito visto le recenti nevicate. In 30 minuti risaliamo il boschetto e puntiamo subito verso Sodoma, il principale obbiettivo della giornata. La cascata, volendo, si fa in due tiri con sosta a sinistra alla base della candela finale, ma con corde da 60m si può fare un tiro unico. Optiamo per quest’ultima soluzione, e il tiro si rivela bellissimo e di soddisfazione ma non difficilissimo grazie al ghiaccio buono e parecchio lavorato dai precedenti passaggi.
Discesa in doppia da un albero sulla destra, che porta fin quasi alla base del canale d’accesso, che visto il ghiaccio affiorante necessita di un minimo di attenzione.
Siamo poi passati alla vicina Gomorra, che abbiamo fatto in tre tiri uscendo per la candela di destra. Entrambe le cascate meritano una visita, e Sodoma è veramente bella, da vedere e da scalare.
Occhio solo agli orari perché entrambe le cascate prendono sole dalle 14,00 in poi.