Corso di Arrampicata Libera 2024 – Comunicazione Esito Selezione

Informazioni importanti per la frequentazione del corso di arrampicata libera 2024.

Se ammessi (vedi elenco sotto), occorre inviare – entro e non oltre le ore 13,00 di mercoledì 25 settembre – email con accettazione e contabile pagamento quota (euro 220 alle seguenti coordinate bancarie IBAN: IT30P032680119905285848095A).


Se non perviene email con conferma e pagamento entro le ore 13 dim25/9, si verrà esclusi e verrà contattata la prima persona non ammessa in elenco (così che abbia a sua volta tempo per l’iscrizione).


La prossima lezione è sabato 28 settembre in sede UGET, alle 9,30 (sino alle 12,30). Portare il materiale in possesso, nonché fototessera e – per chi non l’avesse ancora trasmesso – il certificato medico in corso di validità.


Elenco ammessi a frequentare il corso:
Adriana De Juliis
Adriano Erba
Alessandro Cheik
Alessandro Moschietto
Amedeo Consoli
Andrea Malfitano
Beatrice Carriero
Cecilia Tuberga
Clarissa Forte
Gabriele Boeri
Giorgia Tesio
Giovanni Parente
Gloria Guglielmetti
Igea Iurlaro
Ivan Arato
Laura Locchi
Lorenzo Zandonà
Manuela Usai
Marco Tesio
Mathias Lyberis
Nicolò brusa
Paolo Pacciani
Raffaele Borrelli
Simone Congiu
Sophie Muhlmann
Ugo Finardi

Corso di Arrampicata Libera 2024

Esito Selezione e Comunicazione Importante per sabato 28/09/2024!

Ciao a tutti! È con grande piacere che vi presentiamo il nuovo corso di Arrampicata Libera per la stagione autunnale 2024!

La presentazione ufficiale sarà in sede, il giorno mercoledì 11/09/2024 alle ore 21, in concomitanza con la presentazione di tutti i corsi della Scuola! Vi aspettiamo numerosi! Non mancate!

Le iscrizioni apriranno dopo la presentazione del giorno 11 settembre e non saranno prese in considerazione domande preventivamente inviate. Compilare in ogni sua parte il modulo di iscrizione scaricabile qui sotto e inviare a corsoarrampicata@caiuget.it.

AMMISSIONE AL CORSO:
Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento del numero di posti disponibili. Qualora vi fosse un alto numero di domande, la direzione della scuola si riserva di fare una selezione pratica adatta anche ai principianti.

Modulo Iscrizione Arrampicata Libera

Per i dettagli clicca qui!

Per informazioni e iscrizioni: corsoarrampicata@caiuget.it

Scarica il volantino in PDF cliccando sull’immagine qui sotto!

Pagina Facebook della Scuola

Nuovi Corsi Stagione 2024/2025

Ciao a tutti!

Augurandoci che abbiate passato una splendida estate in montagna (o che ve la stiate ancora godendo!), siamo felici di annunciare le nuove date dei corsi della Scuola A. Grosso, che partiranno a settembre con il corso di Arrampicata Libera!

Tutti i dettagli per l’iscrizione e la partecipazione sono disponibili nella sezione “Corsi” del nostro sito.

Grazie per la costante attenzione che dedicate alle nostre attività!

Vi aspettiamo alla presentazione che si terrà l’11 settembre 2024 presso il Parco della Tesoriera!

Cliccando sull’immagine sottostante, potete scaricare il volantino in pdf da diffondere!

Nuova Stagione 2024/2025
Nuova Stagione 2024/2025

Scuola di Alpinismo e Arrampicata Alberto Grosso – Cai Uget Torino

La Scuola di Alpinismo e Arrampicata Alberto Grosso del Cai Uget Torino organizza annualmente Corsi di Arrampicata e Alpinismo per gli iscritti al CAI, volti ad avvicinare tutti alle attività sportive di montagna: Arrampicata Libera (in falesia e su vie lunghe), arrampicata su ghiaccio, alpinismo.

La Scuola organizza inoltre un corso di Ginnastica Presciistica e Prealpinistica, volto al mantenimento fisico indoor quando non è possibile svolgere attività all’aperto con più regolarità.

Sul sito vengono anche pubblicate le schede dei corsi, il materiale didattico, informazioni e notizie dal mondo dell’alpinismo e della montagna.

La presentazione dei corsi di arrampicata e alpinismo annuali avviene in concomitanza con la presentazione del primo corso dell’anno accademico, quello di Arrampicata Libera! Vi aspettiamo numerosi!

Visitate la nostra pagina Facebook, sulla quale potrete trovare foto e descrizioni degli ultimi corsi svolti dalla Scuola.

Per informazioni scrivi a: direzionealp@caiuget.it

Scarica il volantino in PDF cliccando sull’immagine qui sotto!

La Nord del Pizzo d’Uccello

L’estate avanza, le giornate sono lunghe e calde, quale periodo migliore per affrontare una parete Nord?

Nel cassetto delle vie classiche da fare almeno una volta nella vita c’è la via probabilmente più famosa delle Alpi Apuane, la Oppio-Colnaghi sulla parete Nord del Pizzo d’Uccello.

Come sempre insieme al fidato Paolo, partiamo una sera e andiamo a dormire dove inizia il sentiero per raggiungere l’attacco della via e, dopo una notte non troppo lunga, raggiungiamo la parete.

La Nord vista dall’inizio della ferrata.

La via è molto lunga, se la si arrampica tutta a tiri se ne contano 19 totali, ma ha anche lunghi tratti che possono essere percorsi in conserva con le giuste precauzioni (se si esce anche poco dalla linea classica, la parete può diventare moooolto instabile!)

Le difficoltà non sono mai elevate, ma i tiri di V+ classico non sono mai da sottovalutare e le protezioni scarseggiano! Oltretutto non è sempre facile integrare.

Una delle caratteristiche che ha reso famosa questa via sono le due scritte “comuniste” che si incontrano in due delle soste, più o meno a metà parete: chissà chi si sarà preso la briga negli anni di andarle a piazzare proprio lì!

Lotta Continua…

Potere alle masse…

Nel complesso la via si svolge prevalentemente dentro camini o pseudo tali, come ovvio considerando l’anno in cui fu salita la prima volta da Oppio e Colnaghi, il 1940!

Paolo in uscita da uno dei camini

Quando arriviamo in cima siamo soddisfatti e… accaldati! Ebbene sì, come intuibile, vista la zona e la relativa bassa quota (la vetta del Pizzo d’Uccello è a 1781 mslm), è una Nord che non lascia un ricordo da Nord Alpina, infatti l’abbiamo scalata tutta in maglietta e, le poche volte che il sole ci colpiva di traverso, ci riparavamo subito all’ombra alla ricerca di refrigerio!

In Vetta!

La via è sicuramente meritevole, sia per il valore storico che rappresenta, sia per la bellezza dei panorami e per la solitudine con la quale la si scala!

Ricordando Marco Bagliani e Luca Giribone: Un Triste Addio dalla Comunità Alpinistica

Con profondo dolore, la scuola di Alpinismo e Arrampicata Alberto Grosso esprime le più sentite condoglianze per la tragica perdita di Marco Bagliani. Marco è stato un amico e un collega stimato, la cui passione per l’alpinismo e il contributo alla comunità montana rimarranno sempre nel nostro cuore.

Alla famiglia di Marco, vogliamo offrire la nostra vicinanza in questo momento difficile, condividendo il vostro dolore e unendoci al vostro cordoglio. I nostri pensieri sono rivolti a voi, sperando che possiate trovare conforto nei ricordi e nell’amore che Marco ha lasciato.

Alla scuola di Alpinismo Giusto Gervasutti e al Club Alpino Accademico Italiano la nostra solidarietà e il nostro affetto. Marco ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprendere da lui. Siamo vicini a tutti voi in questo momento di lutto, con la promessa di mantenere viva la sua memoria attraverso la nostra passione condivisa per la montagna.

Ricordiamo anche con affetto il suo compagno di cordata, Luca Giribone, la cui perdita ci addolora profondamente. Entrambi resteranno nei nostri cuori come esempi di dedizione e amore per l’alpinismo.

Con affetto e vicinanza,

Scuola di Alpinismo e Arrampicata Alberto Grosso

Corso di Alpinismo 2025

Ciao a tutti! È con grande piacere che presentiamo il nuovo corso di Alpinismo per la stagione estiva 2025!

La presentazione ufficiale sarà in sede, il giorno giovedì 15/05/2025 alle ore 21! Vi aspettiamo numerosi! Non mancate!

Per i dettagli clicca qui!

Le iscrizioni saranno aperte a partire dal giorno 5/5/2025, potete inviare la vostra candidatura, compilando il modulo seguente e inviandolo via mail.

Modulo Iscrizione Alpinismo

Per informazioni e iscrizioni: corsoalpinismo@caiuget.it

Scarica il volantino in PDF cliccando sull’immagine qui sotto!

Pagina Facebook della Scuola

La Cittadella

30/09/2023

Ultimo sabato prima del corso di arrampicata libera che inizierà domani (che bello, non vediamo l’ora, sarà la solita esperienza bellissima con nuovi allievi entusiasti di imparare): potremmo passarlo con qualcosa di rilassante? Nah, meglio una sveglia antelucana e una bella giornata di ravanage!

Mi faccio convincere (abbastanza facilmente, lo ammetto) da Paolo e Francesco ad andare a cercare la via dello Sperone Nord alla Cresta della Cittadella, al fondo della Val Grande di Lanzo.

Eviterò una relazione dettagliata (peraltro praticamente impossibile da scrivere in modo esaustivo), visto che quelle che si trovano già su Internet sono praticamente il meglio che si può scrivere a riguardo, e mi limiterò a confermare quello che si sa della via: è un ravano totale!

La via di per sé è molto bella (10 tiri praticamente completamente da proteggere, soste comprese, seguendo diedri fessure e placche, mai banale ma mai estrema (un singolo tiro di 6a ed un altro di 5c+ che gli assomiglia molto), ma la vera avventura è trovarla!

Noi ci siamo persi più e più volte, sia all’andata per trovare l’attacco, sia nella discesa dalla cima per tornare agli zaini, sia per tornare da lì all’auto! Il riassunto è: rododendri, ontani, rododendri, lamponaie, rododendri e anche qualche rododendro! Probabilmente avremmo dovuto fare come Pollicino e lasciare una traccia almeno per il rientro da base parete al Santuario, ma essendoci persi già in salita non so quanto sarebbe stato fattibile! Ma in fondo è anche questo che ha reso questa giornata (durata circa 12h auto-auto) una vera avventura!

Bravi e grazie a Paolo e a Francesco che hanno diviso con me oneri e onori di questa giornata!

E per fortuna domani torniamo agli spit in falesia per un po’ di relax 🙂

Come sempre… ci prepariamo al parcheggio!

Fino al Santuario… unica parte facile della gita!

Paolo si avventura in uno dei primi diedri.

Io che cerco di capire quanto manca alla fine della via (molto!).

Noi che ci concediamo un selfie ad una sosta!

Una sosta, quasi una Raumer omologata!

Paolo sul passo chiave del diedro di 6a.

e Paolo che ne è uscito egregiamente.

Un quasi fittone resinato (uno dei pochi incontrati lungo la via).

Francesco fotografa me e Paolo mentre scala!

Paolo cerca la via!

Cambio comando a metà via (vado io sul diedro di 5c+).

Paolo sul passo chiave del diedro,

Un’altra sosta montata a regola d’arte!

Paolo che arriva in sosta sul penultimo tiro!

E che incredibilmente ce la fa!

Io a fine via che recupero Paolo e Francesco che stanno ravanando nei rododendri che ci hanno accolti sull’ultimo tiro!

Noi tre che iniziamo la discesa, senza saper ancora cosa ci aspetta!

Traversata Provenzale Castello

Weekend 15-16 Luglio 2023

Dopo un po’ di weekend con salite impegnative, decido di passare un weekend rilassante, così accetto l’invito di Elisa di unirmi a lei, Francesco e Cecilia per fare “due vie facili” in zona Provenzale-Castello, con serata e nottata in campeggio.

Mi sembra un’ottima idea, ottima compagnia e salite facili.

Il sabato mattina partiamo presto e, arrivati non troppo tardi a Chiappera, ci avviciniamo alla Rocca Provenzale e scaliamo in due cordate la facile ma bella via “Danza Provenzale”.

La Rocca

Elisa che Danza

Danza anche Cecilia

Arrivati alla cima della via, la quale interseca la normale alla Rocca Provenzale, Elisa se ne esce con “la traversata Provenzale-Castello è proprio una salita che mi piacerebbe fare!”. Detto fatto, Francesco coglie la palla al balzo e dice “perché no? approfittiamo che c’è Daniele e la facciamo in due cordate domani!!”. Ovviamente dico subito di sì e addio weekend rilassante 🙂

La discesa, con il pensiero rivolto al giorno dopo

La serata scorre piacevole, anche grazie alla compagnia di Rosy e Manu, che stanno passando un weekend di passeggiate lì in zona. Decidiamo orario di partenza, materiale e compagnia cantante e ce ne andiamo a dormire.

Che bel gruppo!

Mattina con sveglia presto e attacco della normale della Provenzale alle prime luci, la saliamo in relativa velocità (lungo la via si trova solo un passo facile su uno strapiombino, per il resto al massimo sono passi di II).

Verso la cima della Provenzale

Arriviamo in cima e ce la godiamo per qualche minuto, prima di calarci alla forcella che porta alla cresta Figari, la quale a sua volta unisce la Provenzale alla Castello (Torre): la cresta è bella e non troppo difficile, ma molto affilata ed estetica, e ci permette di arrivare abbastanza rapidamente sotto la Torre Castello, al cospetto dell’attacco della via Castiglioni!

Sulla Figari… la Castello ci aspetta!

Questa è la parte impegnativa di tutta la traversata, la attacchiamo decisi ma non senza qualche timore di fronte alla chiodatura lunga (dove non possibile integrare con friend o nut), ma ce la caviamo bene, Francesco, Elisa e Cecilia mi seguono veloci e in poco tempo (anche se a qualcuno è sembrato molto tempo :)) raggiungiamo il pianoro sommitale della Torre: che soddisfazione e che vista da lassù! Ci godiamo per un po’ il posto, poi con una doppia ci caliamo alla forcella tra la Torre e la Rocca, raggiungiamo quest’ultima con un facile ma bel tiro in un diedro rotto.

La Traversata è completata e non ci resta che fare un po’ di doppie per tornare a terra!

Il weekend di relax si è trasformato in una bellissima avventura con amici e amiche di gran compagnia, perché mica vogliamo solo soffrire!

Finalmente il GranCap!

Io sognavo di raggiungere la vetta del Grand Capucin, uno dei Satelliti del Monte Bianco più famosi e temuti, da tanti anni, mentre Paolo sognava di raggiungere nuovamente la stessa cima (l’aveva già raggiunta dalla Via degli Svizzeri) dalla blasonata Via Bonatti-Ghigo, la prima salita dal mitico Walter sull’imperiosa parete Est!

Così decidiamo di provarci, peraltro come prima via in alta montagna della stagione, e come prima opzione pensiamo di salire al Torino il venerdì pomeriggio, salire la via il sabato, dormire ancora in quota e scendere domenica. Purtroppo un inconveniente lavorativo ci impedisce di salire il venerdì, così facciamo la follia di partire sabato mattina con la prima funivia e tentarla così.

Ma ovviamente abbiamo fatto il passo più lungo della gamba e, nel tardo pomeriggio, ci troviamo sotto il muro di 40 metri di 7a, che peraltro è completamente bagnato (più che altro è una cascata!), così in modo un po’ avventuroso disarrampichiamo l’ultimo tiro salito (il 6c di fessurino in traverso) e scendiamo, per evitare di farci sorprendere in parete dal buio! Scelta che si rivela saggia! Passiamo la notte al Torino (vecchio! il nuovo era pieno!) e al mattino saliamo la Bettembourg al Pic Adolphe (avevamo deciso di fare una via facile vista la stanchezza, e la scelta era caduta su Lifting du Roi al Roi de Siamo, ma c’era una gran coda, così…).

Settimana dopo, Paolo mi chiama e mi dice “ora la conosciamo fino a metà, saremo più veloci fino lì, facciamo in artif il muro bagnato e per la sera scendiamo”, io titubo un po’ ma poi mi faccio convincere, ma a condizione di salire la sera, dormire su (in tenda sul ghiacciaio), farla dormire di nuovo in tenda e scendere con comodo il giorno ancora seguente! E così è, si parte il sabato pomeriggio, notte bellissima in tenda sotto il GranCap, e al mattino attacchiamo alle prime luci.

Risaliamo velocemente lo zoccolo, seguendo delle cenge verso sinistra (il canale usato originariamente da Walter non è più salibile in sicurezza in questa stagione), e alle 8 siamo sulle Terrazze Bonatti sotto l’attacco del primo tiro!

Come previsto da Paolo saliamo velocemente i tiri già saliti la volta precedente, diedri e fessure bellissimi, saliti in libera fino al 6b, poi il famigerato fessurino di 6c in traverso verso destra seguito dal muro di 40 metri, sempre bagnato (saliti entrambi in artif con uso di staffe, per velocizzare la progressione).

Da quel momento ci muoviamo su terreno a noi sconosciuto, ma, un po’ in libera un po’ in artif, raggiungiamo la vetta nemmeno troppo tardi, nonostante la mia notevole fatica e i crampi del povero Paolo che ha dovuto tirare da primo gli ultimi tiri (la via è davvero molto fisica, e scalarne tratti in artif non rende la fatica minore!).

Poi doppie “veloci” (in realtà ne sbagliamo una e dobbiamo superare uno strapiombo in discesa), e prima del buio siamo di nuovo in tenda, una bella cena ristoratrice sul fornello e poi un meritato riposo!

La soddisfazione di aver seguito le orme di uno dei più grandi alpinisti di sempre si  legge ancora nei nostri occhi mentre scendiamo con la funivia!

Grazie a Walter per averci aperto tante e tante vie e grazie a Paolo per la sua affidabilità e tenacia!

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Bonatti al Grand Capucin

Scuola di Alpinismo e Arrampicata Alberto Grosso